Salve gente, posto qui di seguito in modo abbastanza "bruto" la prima parte della semplice guida che ho realizzato in modo tale che tutti possano leggerla, ed eventualmente correggerla, dato che ora mi allontanerò per un po di tempo dal PC.
Nota: Copiate, correggete e incollate in un post per correggere, avviso tutto che non l'ho riletta neanche una volta ci saranno quei 200mila errori :D
- le immagini non sono ancora presenti, ma alcune le ho già caricate a questo indirizzo
http://www.flickr.com/photos/kiuz-dev
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Drupal Taxonomy
Una delle caratterstiche migliori di Drupal è senza dubbio la "Taxonomy", spesso però gli utenti che si avvicinano la prima volta a Drupal trovano difficoltà a capire il funzionamento di questa importante e potente caratteristica. Consiglio quindi la lettura di questa piccola guida a tutti coloro che vogliono "capire con ordine" questa funzionalità.
Andremo avanti a piccoli e brevi passi affrontando tutti gli aspetti di base della taxonomy, alla fine di questa guida penso sarete in grado di gestire in modo semplice e senza grosse difficoltà la taxonomy di Drupal, vi darò anche qualche link di moduli per la gestione "avanzata" della taxonomy.
Un po' di teoria non strettamente legata a Drupal
Drupal non a caso ha scelto il nome di questa funzionalità, infatti il termine Taxonomy in
italiano si traduce in “Tassonomia” che nel suo senso più ampio indica la pratica e/o la scienza del classificare. Generalmente siamo abituati a osservare classificazioni di tipo scientifico quindi come classificazioni biologiche, animali, vegetali e via dicendo, dove ci si imbatte non di rado in alberi infiniti di termini.
Anche e soprattutto nel web la tassonomia assume un'importanza strategica, infatti in uno spazio così ampio e affollato di informazioni in cui in alcuni casi è difficile trovare anche se stessi, è importantissimo classificare nel modo corretto le informazioni che vengono create e ancor più se siamo degli sviluppatori riuscire a dare i giusti strumenti per classificare i contenuti.
La classificazione su Internet assume un'importanza tale, tanto far creare neologismi strettamente legati ad abitudini che si diffondono soprattutto con questo mezzo, uno di questi è la cosiddetta “folksonomia” (in inglese Folksonomy o Flok Taxonomy) che rispecchia molto di più la modalità di funzionamento della Taxonomy di Drupal.
Infatti la “folksonomia” identifica la pratica del classificare concetti, idee, cose ecc. secondo le esigenze e la logica di chi la crea, infatti cercando di spiegare come utilizzare in modo più approfondito la Taxonomia di una qualsiasi applicazione web si finisce per spiegarne il nostro di utilizzo, non quello “corretto” che tra l'altro non esiste.
Ma in questa guida sorvoleremo questa parte, magari affronteremo questioni teoriche e sociali del “classificare” le informazioni nell'era delle nuove teconologie in un'altro documento, per ora ci basta capire che:
la Taxonomy di Drupal è lo strumento principale per classificare a nostro piacimento le informazioni ed i contenuti del nosto sito web, tenendo bene a mente che siamo noi a dare la logica alla classificazione dei contenuti.
Taxonomy in Drupal
Ogni CMS applica metodi differenti per la gestione di questa funzionalità, ma Drupal ha scelto il metodo più generale e basico che rende questa funzionalità utilizzabili in infinite modaltà.
La Taxonomy di Drupal è composta da Vocabolari e Termini:
Vocabolario: un vocabolario è una collezione di termini, un'insieme di termini identificabile con un nome ed alcune opzioni aggiuntive che gli danno caratteristiche;
Termine: i termini sono parole, singole o multiple, che si tratti di una parola singola o una frase per Drupal è sempre un solo "termine" identificabile con un ID, ed un nome;
Note:
due “termini” o “vocabolari” sono uguali tra loro e quindi nel nostro caso non potranno coesistere se e solo se hanno lo stesso ed identico “nome” identificativo, Drupal nella funzionalità Taxonomy identifica come DIVERSI ad esmpio questi due termini “Ciao” e “ciao”, in altre parole la Taxonomy di Drupal è “Case Sensitive”;
Ogni sito può avere un'infinito numero di vocabolari e a loro volta un'infinito numero di termini;
Sia i Vocabolari che i Termini possono essere modificati in qualsiasi momento, eliminati e/o spostati, il tutto senza avere ricadute sui contenuti. Al massimo avremo contenuti senza termini quando in precedenza li avevano, oppure contenuti con una sfilza di termini in più, ma in generale se eliminamo un termine o un vocabolario collegato ad un contenuto, a quest'ultimo non accadrà nulla di estremamente dannoso.
Amministrare la Taxonomy
La Taxonomy è uno di quei moduli di base “inclusi nel Core di Drupal da tempi immemorabili”, ma è pur sempre un modulo quindi se non è già attivo dovremo farlo prima di poterlo utilizzare, in particolare in Drupal 5 và attivato mentre in Drupal 6 è utilizzabile direttamente.
Taxonomy in Drupal 5: Posizionarsi in “Home › Administer › Build › Modules”, cercare quindi il modulo chiamato appunto "Taxonomy" e attiviamolo. A questo punto possiamo amministrare il nostro modulo appena attivato andando “Home › Administer › Content management › Categories page” ed avremo di fronte una schermata simile a quella che vedete in seguito.
Taxonomy in Drupal 6: Come detto in precedenza in questa versione non dovremo attivare il modulo e potremo amministrare Taxonomy direttamente posizionadoci in “Home › Administer › Content management › Taxonomy” trovandoci di fronte ad una schermata simile all'immagine di seguito. (TAX01)
La lista sarà vuota se è la prima volta che accediamo a questa sezione, in alternativa ci potranno essere uno o più Vocabolari elencati. In questa pagina è quindi possibile visionare, modificare ed eliminare i Vocabolari creati ed è quindi anche possibile crearne uno. Facciamolo.
Creare un Vocabolario
Creando un “vocabolario” di fatto creiamo un nuovo contenitore in cui saranno elencati una serie di “termini” che rappresenteranno il nostro modo di classificare i contenuti, questo contenitore sarà identificabile da un ID che non sempre è visibile ed un “nome” che lo rappresenta visivamente.
Clicchiamo quindi sulla voce “Add vocabulary” posizionata in alto appena sotto la testata. La schermata che ci verrà mostrata questa volta è la seguente (TAX02) , qui dovremo impostare tutta una serie di opzioni che andranno poi ad influire sul “comportamento” del Vocabolario, per esempio possiamo decidere su quali contenuti applicare questo vocabolario ecc...
Sezione “Identification ”:
Questa sezione contiene le informazioni generali per l'identificazione del vocabolario, tranne il nome il resto dei campi non sono ne vincolanti ne obbligatori.
Vocabulary name: Il nome del vocabolario, è obbligatorio dato che insieme all'ID rappresenterà il modo principale di Identificare questo vocabolario, è preferibile non usare più di una parola e sopratturo non utilizzare frasi complesse, meglio se: Categoaria, tags ecc;
Description: Non obbligatoria, vi verrà mostrata generalmente in viste di “amministrazione” delle categorie in modo tale da aiutare l'utente alla selezione del vocabolario corretto nel caso in cui ce ne fossero diversi con nomi simili;
Help text: Non obbligatoria, è il testo che verrà mostrato durante la creazione di un contenuto, in particolare nella selezione in cui si seleziona uno o più termini della categoria da associare al contenuto (nodo) che stiamo creando;
Sezione “Content types ”:
Come nell'immagine avre una lista di “Content Types” che rappresentano i tipi di contenuti attivi e/o da voi creati, selezionando uno o più di questi “tipi di contenuto” associerete la “possibilità” di collegare un o più termin di questo vocabolario con il tipo di contenuto selezionato.
Content types: Page , Story … rappresentano i nomi identificativi dei tipi di contenuti, selezionando uno o più di essi attiverte la possibilità di categorizzare secondo il vocabolario che stiamo creando i suddetti tipi di contenuti;
Nota: non selezionando nessuno di essi potrete comunque terminare la realizazzione del “vocabolario” ma non sarà utilizzabile in nssun tipo di contenuto, questa operazione potrebbe essere utile per “vocabolari” temporanei o in cui volete elencare dei termini specifici che richiedono un certo tempo e a fine operazione attivare il presente vocabolario a determinati tipi di contenuti;
Sezione “Settings ”:
La presente sezione peremette di dare “carattere” al vocabolario, con essa si determineranno le reali caratteristiche del vocabolario, le interazioni possibili tra i termini che lo compongono, le modalità di selezione ed inserimento.
Tags : Selezionando questa opzione la selezione sarà “libera”, infatti se il termine che verrà digitato è già presente nel vocabolario non sarà aggiunto nessun nuovo termine, invece se il termine differirà anche di un solo simbolo sarà aggiunto un nuovo termine indipendentemente se esistono termin molto simili;
Nota: Il nome dell'opzione richiama direttamente la modalità di inserimento dei “tags” tipica dei social-network;
Multiple select : E' un opzione indipendente dalla precedente, infatti permette solo la selezione “multipla”, cioè utilizzando questo vocabolario per un tipo di contenuto, quest'ultimo potrà essere associato a uno o più termini del presente vocabolario
Nota: spesso l'opsione “Multiple select” e “Tags” sono attivi in contemporanea solo per una questione di logica;
Required : Anchesso indipendente dalla precedente opzione, essa impone che se il vocabolario è associato ad un dato contenuto, esso non potrà essere creato se non ha almeno un termine associato ad esso, impone la selezione;
Weight: Semplice opzione di visualizzazione, infatti determinerà il posizionamento nella pagina di creazione del contenut;
Nota: Spesso ignorata perchè non essenziale e non utile a fini di categorizazione, è infatti modificata solo in un secondo momento per esempio quando lo sviluppatore presta attenzione al layout del sito;
Nota: saranno mostrati in ordine ascendente;
Sitografia:
http://en.wikipedia.org/wiki/Taxonomy
http://it.wikipedia.org/wiki/Tassonomia
http://en.wikipedia.org/wiki/Folk_taxonomy
http://drupal.org/handbook/modules/taxonomy
http://drupal.org
http://www.wikipedia.org